Il ferro è un elemento indispensabile per la pianta in quanto ne regola diversi meccanismi della crescita e partecipa alla biosintesi della clorofilla, il pigmento che assorbendo la luce permette la fotosintesi clorofilliana. La mancata capacità di generare clorofilla si manifesta come clorosi ferrica.
La clorosi ferrica è una fisiopatia molto diffusa che colpisce le colture arboree e si manifesta in buona parte dei terreni italiani, specialmente nei suoli calcarei, ed è dovuta alla difficoltà di assorbire il ferro dal terreno da parte della pianta. L'insorgenza della clorosi può inoltre essere dovuta anche al portinnesto e alla varietà, più o meno suscettibili alla fisiopatia. I sintomi ricorrenti sono ingiallimenti internervali a partire dalle foglie più giovani e i nuovi germogli che possono venire danneggiati. Quando la manifestazione clorotica è grave, si incorre a necrosi con conseguente caduta delle foglie anticipata.
Nano.T® Fe è un prodotto nanotecnologico brevettato da Fcp Cerea in collaborazione con l'Università di Verona nel 2019.
I principali benefici di questa tecnologia, che si basa sull'impiego di prodotti le cui particelle hanno almeno una dimensione compresa tra 1-100 nanometri, sono:
- elevata efficacia a bassi dosaggi del principio attivo distribuito, in questo caso il ferro;
- alta persistenza e stabilità in un ampio range di pH (1-10) del terreno e in qualsiasi condizione di luce e temperatura (a differenza dei prodotti tradizionali e chelati);
- minor impatto ambientale poiché le nanoparticelle sono trattenute dal suolo e non soggette a lisciviazione - cosa che succede ai chelati di ferro;
- maggiore superficie di contatto con le radici della pianta (e quindi migliore assorbimento) a parità di prodotto utilizzato, rispetto alle soluzioni tradizionali.
Il trattamento post-raccolta, spesso sottovalutato, è un intervento molto importante non solo per ripristinare le riserve nutritive, ma anche per assicurare alla pianta un ottimale ripresa vegetativa.
Nano.T Fe grazie alla sua tecnologia risulta essere molto efficace perché assicura alla pianta una riserva di ferro totalmente disponibile, non retrogradabile e stabile.
Questo aspetto è determinante in colture molto sensibili alla clorosi come il Kiwi e il Pero e in terreni particolarmente “difficili” (Ferrara e Modena in primis).
In condizione di forte clorosi ferrica (calcare attivo > 3,6 e IPC > 36) su queste colture si consiglia:
6-10 l/ha Nano.T Fe + 10 l/ha di Verv.
In condizione di media clorosi ferrica (calcare attivo < 3,6 e IPC < 36) si consiglia:
4-6 l/ha Nano.T Fe + 10 l/ha di Verv.
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