Quando si parla di fertilità del terreno si intende l‘attitudine a produrre, qualità che è direttamente correlata alle caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche del suolo.
Un terreno è tanto più fertile quanto più:
- riesce a facilitare l’assimilazione di acqua e nutrienti da parte delle radici;
- favorisce l’attività dei microrganismi nel suolo;
- accumula e conserva nel tempo riserve idriche ed elementi nutritivi;
La sostanza organica è una componente fondamentale del suolo e influenza tutti i fattori della fertilità descritti sopra, essa è costituita dai residui vegetali e animali, dalla biomassa vivente e dalle sostanze umiche, quali acidi umici, fulvici e umina. Queste sostanze rappresentano l’humus stabile, il principale componente della sostanza organica (fino al 85%) in un terreno in equilibrio.
L’humus ha un contenuto di carbonio circa dieci volte maggiore rispetto a quello dell’azoto ed è una macromolecola con spiccata attività colloidale e chelante. Legandosi ai composti minerali del terreno, l’humus forma degli aggregati di diversa forma e dimensione che, unendosi fra loro, lasciano degli spazi vuoti (porosità del terreno) che possono essere riempiti da acqua, gas e altri composti. In questo modo l’humus migliora la struttura del terreno aumentandone di fatto la capacità di campo, la lavorabilità e l’aerazione. Inoltre, l’effetto chelante e complessante delle sostanze umiche protegge alcuni elementi come Fe, Cu e Zn da fenomeni quali l’insolubilizzazione e la lisciviazione rendendoli di fatto maggiormente disponibili per la pianta. Infine anche il potere tampone del terreno, ossia la sua capacità di neutralizzare variazioni del pH entro certi limiti, dipende dalla natura chimica delle sostanze umiche.
Nei terreni agricoli una dotazione di sostanza organica tra il 3 e 4% è da considerarsi buona ma in Italia in genere ci si attesta sotto questi valori. La progressiva riduzione della fertilità, sempre più evidente anche nel nostro paese, è determinata da molteplici cause, sia antropiche che climatiche, che danno origine a fenomeni di erosione, cementificazione, compattazione ed eccessiva salinità del terreno.
Un’agricoltura attenta e sostenibile, che impieghi, tra l’altro, tecniche di concimazioni efficienti, può però contribuire a rallentare e in alcuni casi a invertire questa tendenza.
I concimi organo-minerali, seppur non costituiscano un ammendante del terreno, migliorano infatti l’efficienza d’uso degli elementi nutritivi (NUE= Nutrient Use Efficiency) in quanto la sostanza organica presente ne complessa il contenuto minerale rendendolo più facilmente utilizzabile dalla pianta limitando le perdite per lisciviazione o per reazione con altri elementi presenti nel suolo. Un esempio è rappresentato dal fosforo che, legandosi alle sostanze umiche, forma dei composti umo-fosfati che lo proteggono dalla retrogradazione.
L’azoto organico presente negli organo-minerali è, inoltre, da considerarsi a lenta cessione perché per divenire disponibile deve prima subire diverse trasformazioni da parte di microrganismi ed enzimi (mineralizzazione); questo facilita la pianta che può assorbirlo secondo i propri fabbisogni. La matrice organica di questi fertilizzanti permette infine di migliorare l’attività microbica del suolo.
I concimi Fert Premium e Fert, unendo sostanza organica di qualità, acidi umici e fulvici e una matrice minerale pienamente utilizzabile dalle piante, risultano una scelta efficiente e sostenibile.
L’azoto organico stabile e a lenta cessione, assieme al fosforo complessato con gli acidi umici, rende questi fertilizzanti particolarmente indicati per le concimazioni autunno-invernali, dove le colture in campo hanno un’attività rallentata e i concimi tradizionali, più veloci ma non protetti, verrebbero sfruttati solo parzialmente, andando in contro a numerose perdite nel terreno.
Fonti:
Figura 1: Associazione Studenti di Agraria IAAS Sassari, suolo-parte-iv, https://iaassassari.wordpress.com, 2012
Figura 2: Ramona Magno, Desertificazione, cause, impatti, soluzioni e il ruolo del suolo, https://www.vglobale.it, 2023
Figura 3: Y. Bouhia, M. Hafidi, Y. Ouhdouch, M. El Mehdi El Boukhari, Conversion of waste into organo-mineral fertilizers: current technological trends and prospects, Reviews in Environmental Science and Bio/Technology, https://www.researchgate.net, 2022 (adattamento in italiano)