As-pró – Innovazione in agrumicoltura: portinnesti degli agrumi e clorosi ferrica, aspetti produttivi e impatti fitosanitari

As-pró è un progetto che nasce dalla collaborazione di FCP Cerea con enti di Ricerca e Sviluppo siciliani, ricercatori europei e agricoltori. Il nome vuole richiamare da un lato una delle principali caratteristiche degli agrumi, dall’altro contiene al suo interno il suffisso PRO che pone particolare attenzione ai concetti di:

  • innovazione
  • progettualità

con l’obiettivo di guardare sempre più avanti nello spazio e nel tempo.

As-pró è dunque l’unione dei due punti di partenza di questo evento che, concentrandosi su alcune delle colture simbolo della Sicilia, punta a promuovere e diffondere l’innovazione nel settore.

Nel primo incontro del 30 Maggio si porrà particolare attenzione alle problematiche legate alla clorosi ferrica.

La sintomatologia della carenza di ferro nelle piante è generalmente causata da una scarsa presenza di ferro assimilabile nel terreno. In questo caso si parla di carenza indotta poiché i fattori che la influenzano sono:

  • terreni particolarmente calcarei
  • pH
  • suscettibilità del portinnesto

Gli areali mediterranei sono particolarmente interessati da questo fenomeno, date le caratteristiche dei suoli, e di conseguenza lo sono i due principali produttori di agrumi in Europa: Italia e Spagna.
Le superfici coltivate in Italia e Spagna sono approssimativamente di 150.000 e 300.000 ha su 500.000 ha dell’intero continente (dati FAO 2020).
In Italia la regione più interessata è la Sicilia con i suoi 81000 ettari (dati ISTAT 2021) pari al 58% di quanto coltivato sul territorio nazionale seguita dalla Calabria con 37000 ettari circa.

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dati FAO 2020 espressi in migliaia di ettari considerando arance, limoni, lime, mandarini e clementine
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dati ISTAT 2021 considerando arance, limoni, lime, mandarini e clementine

Per questo motivo il primo appuntamento di As-pró sarà presso la sala Conferenze Oranfresh di Catania, lunedì 30 maggio a partire dalle ore 16:00; durante il convegno co-organizzato con Fruit Communication e l'Ordine degli Agronomi di Sicilia, interverranno i partner del progetto presentando le ultime novità per contrastare la patologia e migliorare le rese produttive.

La clorosi ferrica è un’avversità dal forte impatto economico perché incide negativamente:

  • sul ciclo vita dell’albero
  • sul numero dei frutti e la loro dimensione
  • sulla qualità dei frutti e sul loro aspetto

Il ferro svolge un ruolo sostanziale nella fotosintesi ed è per questo che la sintomatologia della carenza di ferro negli agrumi si manifesta principalmente nelle foglie che perdono il loro colore verde brillante evolvendo in sfumature che vanno dal verde chiaro al giallo paglierino a seconda della gravità della malattia (ingiallimento fogliare). La carenza di ferro influisce anche sullo sviluppo e la crescita dei nuovi organi vegetali: in questo caso a seconda della gravità si può giungere a una defogliazione prematura dei germogli fino alla loro morte oppure ad una crescita stentata dell’apparato radicale.

Gli agrumi fanno parte di un gruppo di piante efficienti che in condizioni di carenza di ferro hanno sviluppato meccanismi adattativi per aumentare sia l'assorbimento che la capacità di trasporto di tale elemento.
La strategia di difesa adottata dall’uomo deve quindi tenere conto di questi meccanismi e agevolarli nel loro espletamento da parte della pianta.

La conoscenza delle caratteristiche fisico-chimiche del terreno e le buone pratiche agricole sono sempre consigliate, in particolare quelle atte a mantenere una corretta struttura del suolo e una congrua quantità di sostanza organica, ma la scelta di portainnesti innovativi e l’utilizzo di opportuni prodotti nutrienti fa la differenza nel contenimento della malattia.

FCP Cerea sta testando con successo in Sicilia un nuovo prodotto nanotecnologico Nano.T® Fe, e sta individuando, anche mediante la sperimentazione nelle proprie serre su diversi portainnesti, le strategie più efficaci per contrastare la clorosi ferrica.

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Prove in serra FCP su portainnesti di limone
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Prove in serra FCP su portainnesti di arancio

La nanotecnologia rappresenta un approccio innovativo in quanto il prodotto, grazie alle sue piccolissime dimensioni (<100 nm), non precipita in forme non solubili e garantisce una maggiore area di contatto con le radici rispetto ai prodotti tradizionali. La natura acida di Nano.t Fe (pH 1,3) favorisce anche l’acidificazione della rizosfera che è essenziale per l’assorbimento dei nutrienti. Il prodotto è inoltre completamente degradabile, non soggetto a lisciviazione e a rilascio controllato in funzione delle esigenze della pianta poiché è trattenuto dalle particelle solide del suolo. L’evento del 30 maggio sarà dunque l’occasione per ascoltare alcuni dei maggiori esperti in agrumicoltura, approfondire gli aspetti tecnici e migliorare sostanzialmente le rese produttive.