È partito As~pró, il progetto promosso da CEREA FCP che mira a innovare l’agrumicoltura italiana

Si è svolto il 30 maggio presso la sala Oranfresh di Catania il primo evento che ha visto la partecipazione di relatori di prestigio e la presenza di numerosi addetti al settore

Come suggerito dal nome, l’evento nasce dalla volontà di avviare una progettualità che – partendo dalla Sicilia e da alcune colture – mira a promuovere e diffondere l’innovazione in agrumicoltura.

Insieme a CEREA FCP si sono ritrovati Enti di Ricerca e Sviluppo siciliani, ricercatori europei e agricoltori per condividere conoscenze ed esperienze al fine di proporre non solo nuovi spunti di ricerca o fare divulgazione scientifica, ma anche fornire soluzioni concrete e innovative per coloro che devono operare in campo.

Si premette che l’evento è stato seguito anche via streaming e a breve si fornirà on line la possibilità di rivederlo.

Ad aprire il convegno è stata Federica Argentati, Presidente del Distretto agrumi di Sicilia, che ha svolto con sapienza il ruolo di moderatore introducendo i relatori sulle varie tematiche affrontate: portainnesti, clorosi ferrica, aspetti produttivi e impatti fitosanitari

Riguardo ai portainnesti Alberto Continella, Professore associato di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree UNI Catania, ha presentato i risultati di alcune ricerche relative alle diverse tolleranze ai patogeni e alle differenti potenzialità produttive sia sotto l’aspetto qualitativo che quantitativo.

In streaming dalla Spagna sono quindi intervenute María Á. Forner Giner e Mary-Rus Martínez Cuenca del Centro di Produzione Agrumi e Piante dell’Istituto Valenciano di Ricerca Agricola (IVIA), per illustrare l’importante ruolo che il ferro svolge negli agrumi e come viene assorbito. Infine, si è parlato approfonditamente di clorosi ferrica, molto diffusa negli areali mediterranei, per comprenderne i motivi scatenanti e cosa comporta a livello di rese produttive.

Giuseppe Ciuffreda, Responsabile Ricerca e Sviluppo e Agronomia di CEREA FCP, ha quindi mostrato in maniera semplice, nonostante la complessità e l’ampiezza della materia, i vantaggi derivanti dall’impiego delle nanotecnologie nelle tecniche di contrasto alla carenza di ferro, che sono in linea con la strategia europea “Farm to Fork” e la sostenibilità ambientale.
CEREA FCP già da alcuni anni sta infatti testando in Sicilia  Nano.T® Fe, un nuovo prodotto nanotecnologico, attivo ad ampio range di pH, efficace a bassi dosaggi, completamente biodegradabile e utilizzabile anche durante il giorno in fertirrigazione. Se si considera inoltre che il prodotto non precipita e favorisce l’acidificazione della rizosfera tutto questo lo rende vincente rispetto ai più tradizionali prodotti chelanti.  Accanto a questo, come sottolineato in chiusura da Ciuffreda, CEREA FCP sta ulteriormente affinando le tecniche di applicazione mediante la sperimentazione nelle proprie serre su diversi portinnesti.

Antonino F. Catara, Responsabile scientifico progetto SIRPA, è intervenuto sulla gestione degli organismi patogeni sistemici degli agrumi. Nel corso dell’intervento sono emersi, tra le altre cose, i probabili benefici dovuti all’uso dei nanofertilizzanti (non solo a base di ferro ma anche di altri elementi, tema sul quale CEREA FCP sta già lavorando) per mitigare le malattie degli agrumi da organismi patogeni floematici;  tutto questo grazie soprattutto al rilascio lento e costante di nutrienti, a una maggiore biodisponibilità (superficie specifica, dimensioni, reattività), alla riduzione delle perdite di nutrienti e a una maggiore resistenza indotta verso stress biotici e abiotici, aspetti che favoriscono il rispetto dell’ambiente e inducono a produzioni di qualità.

Infine, Giancarlo Roccuzzo, ricercatore presso il CREA di Acireale, ha parlato di agroecologia per prevenire le microcarenze. Si sono quindi illustrate tecniche per il riciclo dei residui organici e più in generale per incrementare la sostanza organica.

A chiusura dell’evento la D.ssa Argentati ha proposto di creare un laboratorio permanente per fare rete fra i vari soggetti interessati insieme agli agricoltori, questo consentirebbe di mettere a confronto le tecniche più innovative e promettenti favorendone un più rapido sviluppo e soprattutto una più puntuale e capillare divulgazione alle aziende produttrici.

Sulla base di tutti questi presupposti il progetto As-prò continuerà con altri appuntamenti per rendere la filiera degli agrumi sempre più influente e redditizia.

VI TERREMO AGGIORNATI !!!

(segue il video con le interviste ai relatori)